- Home /
- Offerta /
- News e Media /
- Accordo sull’energia elettrica e rimunerazione minima per l’elettricità solare – una combinazione possibile
Accordo sull’energia elettrica e rimunerazione minima per l’elettricità solare – una combinazione possibile
10.09.2025
Di recente, l’accordo sull’energia elettrica con l’UE ha suscitato parecchio scalpore in riferimento alla rimunerazione minima per l’elettricità solare. Per Swissolar è chiaro: per un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili è necessario l’accordo sull’energia elettrica, così come l’ulteriore rapido sviluppo dell’energia solare in Svizzera. Ciò è possibile solo se la sicurezza nella pianificazione degli investimenti è garantita. Ne fa parte anche la rimunerazione minima, votata dal popolo svizzero tramite la Legge sull’elettricità.

Processo politico: Quali sono i prossimi passi?
L’accordo sull’energia elettrica è stato siglato, ma non è ancora in vigore. L'adeguamento della legislazione svizzera che ne deriva è in fase di consultazione fino alla fine di ottobre e deve ancora essere discusso in Parlamento. Ci vorranno almeno due anni per completare le consultazioni. Successivamente, molto probabilmente, si terrà una votazione popolare. Di conseguenza, in ogni caso l’accordo sull’energia elettrica non entrerà in vigore prima del 2030.
Quali ripercussioni per la rimunerazione minima per l’elettricità solare?
A partire dal 2026 vale una rimunerazione minima per il ritiro dell’elettricità solare immessa in rete. Per impianti con una potenza fino a 30 kW, tale rimunerazione minima è di 6 ct./kWh, per impianti più grandi la tariffa di rimunerazione scende fino ad arrivare a 1.2 ct./kWh per una potenza di 150 kW. Su proposta del Consiglio federale, questa disposizione rimarrà in vigore solo per tre anni a partire dall'entrata in vigore dell'accordo sull’energia elettrica.
Rimunerazioni minime e diritto dell’UE sono compatibili
Dal punto di vista di Swissolar, questa proposta è incomprensibile, in quanto le rimunerazioni minime per l’elettricità solare sono permesse nel diritto dell’UE. In Germania, ad esempio, i piccoli impianti ricevono una rimunerazione fissa per l’immissione di elettricità, il cui ammontare si orienta alle dimensioni dell’impianto. Anche nel Liechtenstein, Paese membro dello Spazio economico europeo (SEE), vengono versati contributi di compensazione se la rendita annua scende sotto i 6 ct./kWh. Sono esclusi unicamente periodi con prezzi dell’elettricità negativi. Queste disposizioni garantiscono sicurezza di investimento. Anche in Svizzera dobbiamo attuare soluzioni pragmatiche per portare avanti la transizione energetica.
Swissolar si batte per condizioni eque
È chiaro che per garantire la continuazione della rimunerazione minima dopo il periodo transitorio è necessaria una nuova soluzione di finanziamento, ad esempio tramite il fondo del supplemento rete. La rinuncia a rimunerazioni in periodi con prezzi dell’elettricità negativi verrà decisa dal Parlamento probabilmente già durante la sessione autunnale in corso e messa in vigore nel 2027.
Attuare in modo ragionevole l’accordo sull’energia elettrica
Swissolar, assieme ad un’ampia alleanza, sostiene l’accordo sull’energia elettrica con l’UE in quanto promuove l’innovazione e le energie rinnovabili. È importante che la Svizzera sfrutti i margini di manovra previsti dalla legge nell’ambito dell’accordo sull’energia elettrica per rendere l’elettricità solare più attrattiva: tramite rimunerazioni affidabili, migliori condizioni quadro per il consumo proprio, batterie e comunità energetiche locali.
L'articolo è stato aggiunto al carrello