Tecnologia

La tecnologia su cui si basa un impianto solare termico è semplice: il collettore converte l'energia solare in calore, che viene trasportato tramite un fluido termovettore in condotte verso uno scambiatore di calore.

Componenti

Un impianto solare termico è composto dai seguenti elementi:

A. Collettori solari: raccolgono la luce solare per convertirla in calore
B. Condotte di circolazione
C.
 Accumulatore: raccoglie e immagazzina il calore
D. Pompa
E. Riscaldamento ausiliario
F. Punto di prelievo dell’acqua calda

  • Il collettore solare

    L'assorbitore, l'elemento centrale di un impianto a collettori solari, è una lastra metallica scura, trattata con rivestimenti speciali, sotto la quale passano dei tubi. L'assorbitore trasforma l'irraggiamento solare in calore. Un vetro di copertura e un isolamento termico sul retro evitano una dispersione di questo calore. Nella maggior parte dei casi nell'assorbitore circola una miscela di acqua-glicole (antigelo) che trasporta il calore all'accumulatore. Per mezzo di uno scambiatore di calore, il calore del sole viene ceduto all'accumulatore e in questo modo utilizzato per riscaldare l'acqua a uso domestico e sanitario o per il riscaldamento centrale.

  • Siccome la disponibilità di energia solare e il fabbisogno di calore coincidono solo raramente, il calore del sole deve essere immagazzinato. In impianti solari per l'acqua calda, invece dello scalda-acqua convenzionale (boiler), ne viene installato uno solare, di volume maggiore, unitamente ai componenti ausiliari necessari. Per impianti in una case unifamiliari, l'accumulatore ha un volume di ca. 300 - 500 litri. Negli impianti solari per il supporto al riscaldamento, l'accumulatore di calore ha un volume maggiore.

  • La regolazione di un impianto solare è semplice. L'apparecchio di regolazione confronta la temperatura nell'accumulatore con quella nei collettori. Se è più elevata rispetto all'accumulatore, la pompa solare si mette in funzione e il calore viene trasportato all'accumulatore. Quando la temperatura nei collettori diventa inferiore a quella nel punto più basso dell'accumulatore (la zona più fredda), la pompa si spegne. Questo principio garantisce molte ore di funzionamento dell'impianto a collettori. La protezione dell'accumulatore contro temperature troppo elevate è garantita da funzioni di sicurezza. Se il calore del sole è inferiore al fabbisogno, il sistema di regolazione commuta automaticamente sul riscaldamento ausiliario. 

Tipi di collettori

Scelta dei collettori:

Oltre all'orientamento della superficie del tetto, due fattori sono determinanti per valutare se un edificio è idoneo all'uso dell'energia solare termica:

  1. Come viene usato il calore, qual'è il profilo dell'utente?
  2. Che temperature sono richieste?

Fondamentalmente vale quanto segue:

Quanto più il profilo del fabbisogno di calore coincide temporalmente con la disponibilità di calore solare e quanto più basse sono le temperature richieste, tanto più l'oggetto è idoneo per lo sfruttamento del solare termico. La scelta corretta del tipo di collettori è determinante per l'economicità dell'impianto.

  • Collettori piani vetrati

    • Ideali per riscaldare l'acqua tra 30 °C fino a 60 °C.
    • Adatti sia per il riscaldamento dell'acqua che in qualità di riscaldamento ausiliario.
    • I collettori piani vetrati sono molto diffusi negli edifici adibiti ad abitazione, industria e servizi.
    • Possono essere integrati sia nei tetti inclinati che nelle facciate, oppure installati su supporti per tetti piani o al suolo.
    • La loro durata di vita è di oltre 25 anni.
    • Apporto energetico annuale medio per mdi collettore in funzione del tipo di installazione e della posizione (kWh/anno):   
    Tipo di impianto Altipiano Alpi 
    Impianto solare compatto per il riscaldamento dell'acqua  330 kWh a 540 kWh      440 kWh a 720 kWh 
    Preriscaldamento dell'acqua in un abitazione plurifamigliare  420 kWh a 590 kWh 550 kWh a 740 kWh 
    Riscaldamento dell'acqua e riscaldamento ausiliario 250 kWh a 310 kWh 380 kWh a 530 kWh 
    • Assorbitore metallico (con rivestimento selettivo) o assorbitore plastico.
    • Ideale per riscaldare l'acqua tra 10 °C e 40 °C al di sopra della temperatura esterna.
    • Indicato per il riscaldamento di piscine e il preriscaldamento dell'acqua.
    • L'utilizzo di collettori non vetrati è limitato a temperature relativamente basse. A causa della mancanza del vetro e dell'isolazione termica, in caso di utilizzo a temperature più elevate si osservano importanti perdite termiche e una diminuzione del rendimento
    • Un ulteriore campo di applicazione sta nella rigenerazione di sonde geotermiche e accumulatori di ghiaccio, anche in combinazione con moduli fotovoltaici (PVT).
    • Il montaggio avviene su tetti piatti o inclinati. Una protezione contro il vento aumenta l'efficacia.
    • La durata di vita si aggira attorno ai 30 anni.
    • Impianti solari con assorbitori non vetrati  forniscono annualmente tra 250 kWh/m2 e 700 kWh/m2.
    • Ideali per il riscaldamento dell'acqua fino a 100°C.
    • Adatti sia per processi termici che per il riscaldamento dell'acqua e il riscaldamento ausiliario.
    • L'assorbitore è sistemato sottovuoto in un tubo di vetro. Il vuoto costituisce un potente isolante termico, ad alte temperature le perdite termiche sono ridotte.
    • I collettori a tubi sottovuoto forniscono i rendimenti annuale più elevati.
    • Sono ideali se i collettori non sono orientati in modo ottimale (p. es. facciate), in quanto gli assorbitori possono essere orientati in direzione del sole all'interno dei tubi stessi.
    • Prestare attenzione alla resistenza del vetro nelle zone esposte alla grandine.
    • Durata di vita: 20 anni.
    • Gli impianti di riscaldamento dell'acqua e di riscaldamento ausiliario equipaggiati con tubi sottovuoto forniscono un rendimento da 1,2 a 1,4 volte più elevato rispetto ai collettori piani.

Particolarità

Resa in funzione dell'angolo di inclinazione e dell'orientamento rispetto al sud

A seconda della deviazione rispetto all'inclinazione ottimale di 30° e all'orientamento ottimale verso sud, la resa risulta inferiore. Tuttavia, anche con orientamenti e inclinazioni non ottimale la resa è spesso buona. L'immagine a sinistra conferma che anche collettori posati in modo orizzontale sul tetto o verticale sulle pareti possono fornire una resa interessante. Le percentuali sono riferite all'optimum del 100%.

A seconda dell'utilizzo cambia l'inclinazione ottimale dei collettori. Negli impianti per l'acqua calda si sfrutta principalmente in sole estivo. Questi collettori possono essere installati con minor inclinazione, in quanto in estate il sole splende alto nel cielo.

Gli impianti solari termici per il supporto al riscaldamento devono sfruttare il sole nelle stagioni intermedie con il sole basso. I collettori sono quindi più inclinati e se posati in facciata forniscono una buona resa.